Alimentazione

La differenza sostanziale tra i polli da "allevamento" (e le loro uova) e quelli allevati a casa sta, oltre che nell'alloggiamento (molto spesso i polli d'allevamento sono allevati in batteria, in spazi stretti e senza vedere mai la luce del sole), nell'alimentazione. Infatti i commerciali sono allevati quasi esclusivamente mediante mangimi, che nutrizionalmente sono sicuramente ineccepibili e consentono sia un accrescimento più rapido rispetto al normale che una produzione di uova molto alta, che però danno a quei polli dei caratteri poco naturali, e gli effetti si possono vedere su carne e uova, oltre che sui soggetti stessi: l’indole è più molle, come pure le carni, la vitalità che spingerebbe a ricercare cibo costantemente sedata, così come le difese immunitarie bypassate dagli antibiotici che i mangimi contengono e per finire il gusto di uova e carne, non certo massima espressione delle potenzialità degli animali.

 

 

Io uso fornire per ora invece un mix composto per il 70% di mais, integrato con nucleo o mangime e sali minerali. Francamente non ho ancora avuto il tempo di informarmi bene se questa alimentazione sia ideale, ma è quello che da sempre ho visto fornire ai polli da mia nonna, ottenendo buoni risultati. Integro questo composto con ossi di seppia, erba, scarti umidi della cucina (frutta e verdura) e dell'orto,  un pastone di crusca che fornisco un paio di volte a settimana. D'inverno uso poi fornire ai miei animali avena, per aiutarli a difendersi meglio dal freddo.

Differente l'alimentazione data ai pulcini novelli, a cui fornisco esclusivamente mangime fino ai 75 giorni, per poi fare una fase di transizione per portarli gradualmente a mangiare come gli adulti. Inoltre (come faccio con gli altri uccelli che allevo) uso fornire uovo sodo nei primi giorni di vita.